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IL SOLE NELLO STUDIO

(1996)

 

Quando la Tecnica

s’incontro con l’Estro

che mi urgeva dentro

senza sbocco

furono liti

dileggi

e lacrime

finché i due

cominciarono a capirsi.

 

Vennero allora

i giorni delle viti

e dei bulloni

delle crocette

legate

dal robusto

e docile filo di rame.

Crocette come farfalle

che scendevano

a grappoli

dallo scheletro

di ferro cotto.

Sostegno

della creta molle

e del mio cuore riconoscente.

Apprendista

del gioco dei tasselli

di gesso

sulla creta

spesso mi sbagliavo.

 

Ricominciavano allora

le lacrime

gli scoramenti

e i rifacimenti.

 

Poi

il sole apparve

splendido.

 

Era la statua

finita

nel centro

dello studio

squallido.

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