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VELIA SACCHI
"Io non sto a guardare"
Vita, opere e memorie di una donna del XX secolo
LA MIA TERRA
(1947)
Prenderti tutta così
tenera umida immensa
piccola valle
e metterti in un angolo
del mio ricordo a sollevare
col vellicar delle sonore piante
le chiuse labbra
della mente.
Prendere tutta la tua bella
giovinezza verde
la fresca serenità
che dolcemente violano
il bruciante
raggio innamorato
del sole prepotente
ed il mio sguardo.
Penetrare nelle tue ombrose
cavità di vergine
nascoste
sotto i cespugli di fitti rovi
inaspettatamente
docili al vento
e cantare di godimento
a gara
colla singhiozzante
fonte amorosa
monotona
uguale
come coniugali
amplessi.
Come un velluto carezzato
a pelo inverso
misteriosamente chiare
e scure
affascinanti
sconosciute sinuosità
mormorati consensi
ad ogni desiderio
bella bella
di frasche
di carezze
la mia terra.
Didascalia
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